La definizione e l’implementazione della strategia di marine policy (politica marittima integrata) per proteggere l’ambiente marino è sempre più importante ed è tema attuale. Non sono più sufficienti azioni debolmente coordinate. I temi sono complessi, trasversali a diverse discipline, e coinvolgono direttamente gli amministratori delle risorse pubbliche a tutti i livelli.

La politica marittima integrata è un approccio olistico a tutte le politiche correlate ai mari e comprende settori altamente diversi come pesca e acquacoltura, trasporti marittimi e porti, ambiente marino, ricerca marina, energia offshore, cantieristica navale e industrie legate al mare, sorveglianza marittima, turismo marittimo e costiero, occupazione nei settori marittimi, sviluppo delle regioni costiere e relazioni esterne negli affari marittimi.
Il fine ultimo della marine policy è di massimizzare lo sfruttamento sostenibile degli oceani e dei mari in modo da consentire la crescita delle regioni marittime e costiere in diversi settori, dai trasporti marittimi, ai porti e alla cantieristica navale, all’occupazione nel settore marittimo.
Ma anche, e soprattutto, l’attenzione è rivolta all’ambiente marino, mettendo in atto azioni che riducano i cambiamenti climatici nelle zone costiere (per esempio diminuendo l’inquinamento imputabile alle navi).
E alla gestione della pesca: eliminando i rigetti (ovvero il pescato che viene ributtato in mare perchè di scarso o nullo interesse commerciale), le tecniche di pesca distruttive (ad esempio la pesca con reti a strascico) e la pesca illegale, e promuovendo l’acquacoltura ecologicamente sicura e regolamentata.
Ci si attende che venga implementato un approccio etico, sistemico e innovativo tale da garantire all’uomo di eliminare progressivamente le criticità che degradano l’ambiente. Si deve garantire che venga utilizzato adeguatamente da tutti e allo stesso tempo venga conservato in modo che le future generazioni possano a loro volta goderne e prendersene cura.
Questa lungimiranza è possibile e ci sono virtuosi esempi di successo. Essere parte attiva in questo processo di consapevolezza è più sottile, ma anche qui puoi fare la tua piccola e fondamentale parte.

Sostenere (anche con il proprio voto), persone che dimostrino di condividere i temi della sostenibilità economica, ambientale e sociale, è il primo passo.

Chiedere conto delle azioni a loro delegate, è altrettanto importante.

Se i mandati che gli amministratori riceveranno, saranno intrisi di sostenibilità, e tu mostrerai pubblicamente questo tuo desiderio, nel modo più o meno convenzionale che desideri, allora anche le politiche di gestione potranno (dovrebbero) in qualche modo mettere in atto azioni virtuose a tutela dell’ambiente; quanto meno a livello locale, dove è più facile intrattenere il dialogo diretto con gli amministratori.